12 Gen 2007
Venerdì 12 Gennaio
Ho salutato moglie e bambine che ho con molto piacere accompagnato a scuola. Partiamo dal comune alle 8.45, ci salutano Ettore, Liliana e Giulia Cereda. Autisti per Malpensa sono Carla Maria e Michele. Arriviamo a Malpensa alle 9.45 circa. Arriva Miriam Valera (sorella di Giovanni) e tutti notiamo la forte somiglianza con il compianto Giorgio. Ci aiuta al check-in ed in dogana l’Isp. di P.S. Mauro Buraccini (fratello del collega Sergio), tutto ok malgrado i farmaci che noi ma soprattutto Giovanni abbiamo in valigia, partiamo in orario alle 12.15.
Arrivati a Lisbona telefoniamo a Padre Paolo e ci diamo appuntamento per le 19.00 all’aeroporto. Per una visita a San Jeronimus (San Girolamo) chiediamo di un taxi da 7 posti che arriva subito. Il taxista (Costa) parl aun po’ italiano e ci propone un tour completo con rientro alle 19.00 per la cifra di 20€/cd. = 120€ tot. Accettiamo e la prima tappa è Cabo da Roca (dopo aver apprezzato la guida rallystica di Costa): il punto più occidentale d’Europa con una scogliera alta 140 m. a picco sul mare ed un pittoresco faro. Il paesaggio mi ricorda molto l’Irlanda ed il viaggio di nozze….come avrei voluto già condividere con moglie e figlie questo momento… Rientriamo per la strada costiera passando per delle bellissime spiaggie affollate di surfisti. Attraversiamo Cascais, bella città rivierasca per portoghesi ricchi, ma è stata anche la residenza dei Savoia Italiani, ed arriviamo a San Jeronimus. Costa ci dice che farà “taxi sharing” con un suo collega con il quale condivide la proprietà del taxi (uno lavora dall’alba al pomeriggio, l’altro dal pomeriggio alla notte.) e che quindi ci prende in carico. Purtroppo il monastero è già chiuso ma possiamo ammirare i bellissimi esterni. Facciamo tappa alla Pastelaria de Belem dove prendiamo due paste a testa (buone – tipo crema catalana), cioccolata, thè, porto per un totale di 24€ in 6 ! Col taxi andiamo anche alla Torre di Belem dopo aver visitato il monumento alle esplorazioni ed i bei giardini (belli, puliti e ordinati!) dell’area che si trova sulla foce del fiume Tejo.
In aeroporto ci incontriamo con Padre Paolo, Daria e Suor Giuseppina.
Suor Giuseppina è di Dervio ed è stata molti anni a Niassa, in Mozambico, ora è stata destinata all’accoglienza a Lisbona per conto delle Suore di Maria Consolatrice. Si dice personalmente contraria ad adozioni a distanza personali perchè possono discriminare all’interno delle comunità, ci propone di fare delle adozioni “collettive”.
Daria invece è una giovane antropologa che rimarrà a Nampula fino a Maggio per una ricerca sulla cultura e sull’etnia locale.
Con Padre Paolo facciamo una breve chiacchierata e ci rendiamo subito conto che tutte le cose un po’ “standard” che avevamo in mente andranno senza dubbio ridiscusse e ripensate in un’ottica diversa dataci dalla sua grande esperienza in fatto di cooperazione. Dobbiamo fare un bagno di umiltà ed ascoltare per imparare, dobbiamo riuscire a farci aiutare per valutare insieme cosa si potrà tentare di fare. Siamo animati da buoni propositi, abbiamo qualche soldo da poter spendere, ma questo non basta, anche se è già qualcosa. Partiamo da Lisbona con questi pensieri nel cuore. Io poi penso a casa, spero tutto bene per Maty, Ettore e per la mia straordinaria famiglia che mi sento di ringraziare per avermi dato la possibilità di vivere questa esperienza straordinaria.