Da Nampula: dispaccio n.4

Da Nampula: dispaccio n.4 – Domenica 23 Agosto 2009

Bom dia a tutti,
tutto prosegue bene, anche se, come vedete, la posta elettronica va a singhiozzo.
Abbiamo da riassumere un po’ di giorni in poche righe….

Venerdì giornata intensa d’impegni e d’incontri.
Alla mattina siamo andati di nuovo a Marrere per dare un regalino ad Antonio e visitare l’ospedale. Questo sembra migliorato, anche se suor Maria Pedron ci ha detto che mancano medicine, anche quelle più basilari: sia per la scarsità dei fondi che per la difficoltà a reperirle qui in Mozambico, ovviamente ci ha chiesto una mano. Tra i medici dell’ospedale, si è aggiunta anche suor Elisabetta, che è una dottoressa, oltre al dottor Zobbi dall’Italia.
Siamo poi partiti per Napipine, dove abbiamo incontrato suor Ligia all’asilo. Le abbiamo fatto una sorpresa, non ci aspettava, è stata molto contenta e ha scambiato quattro chiacchiere con le Insegnati (Anna e Domitilla), abbiamo anche incontrato i bambini dell’ultimo anno d’asilo. Manda un grosso bacio e un forte abbraccio a Cristina….(ha sperato che ci fossi anche tu). Ci ha chiesto dei computer, gliene servono 5. Dovremo pensare a richiederli al banco informatico, e come spedirli.
A mezzogiorno suor Ligia ci ha portato ha salutare i padri dehoniani di Napipine (Riccardo ed Elia), che non hanno voluto sentir ragioni e ci hanno invitato a pranzo. Pranzo all’italiana: salame, spaghetti e pesce. Padre Elia ha dato sfoggio del suo sapere riguardo al Mozambico, alle loro usanze, ai luoghi e alle piante, mostrandoci, il suo giardino e le sue raccolte di insetti.
Abbiamo perso un po’ di tempo e siamo arrivati in ritardo per incontrarci con padre Rodenei ed andare a Momola.
Abbiamo fatto un salto nella scuola di Momola, ma non c’era nessuno ne insegnati ne alunni, nonostante l’orario scolastico prevede lezioni fino alle 18.00. Visitata la struttura dedicata all’infermeria, per cui abbiamo versato i soldi, verrà ultimata a breve come promesso.
All’Aldeia come il solito i bambini ci aspettavano in fila indiana, e ci hanno accolti come sempre timidamente. Ma è bastato poco, li abbiamo lasciati scatenare nelle danze, e si sono subito sciolti. Ad Alessandro poi è toccato il compito di antennista, noi intanto abbiamo insegnato ai bambini a giocare a bandiera, bisogna dire che nonostante la difficoltà nella comunicazione verbale, hanno capito subito il gioco, anzi i più furbi, hanno incominciato a giocare anche con malizia.
E’ seguita una buona cena a base di Churrasco, fatto da Rodenei, davvero buono, e nel dopo cena abbiamo insegnato altri stupidi giochi ai bambini, come lo schiaffo del soldato, e loro il girotondo mozambicano, con tanto di canti e balli.

Sabato giorno di vacanza, viaggio a Ilha de Moçambique con P. Jacob. Partenza alle otto, col pick-up, cosi Davide, Luca ed Alessandro hanno viaggiato in decapottabile, tutti coperti alla bene e meglio con cappellino, occhiali e asciugamani. Viaggio veloce, diciamo che P. Jacob ha un po’ il piedone. La fortaleza all’ Ilha era chiusa, cosi giro al museo (Davide era la 4 volta che lo vedeva), con annesso cicerone, poi lezione di storia sull’isola da parte di P. Jacob e pranzo da Escondidinho, dove alcuni fortunati si sono mangiati la “lagosta” (non c’era per tutti). Durante il pranzo bella chiaccherata con P. Jacob, che ci ha parlato della sua visione del mondo cattolico, e della sua esperienza da missionario, diciamo che progressista è dir poco per definire le sue convinzioni.
Dopo una breve camminata, sul lungo mare siamo ripartiti, sosta subito dopo il ponte per un caffè con un ingegnere portoghese, e dritti fino a casa, in decapottabile ora sono stati Stella Davide e Alessandro, freddo ma il cielo stellato meritava (alle 17 è già buio pesto).
Alla sera cena con i nostri ospiti di Maggio, che ci hanno presentato le loro famiglie: abbiamo conosciuto la moglie (1/3 del professore) e il fratello del prof. Oliveira, il padre di Nelito (che ora è disoccupato, ma con una preparazione sopra la media mozambicana), la sorella di Gertrudes un po’ taciturna.
Fine cena ci siamo dati appuntamento per il giorno dopo alla feira.
To be continued to the next Dispaccio
Atè logo Ale e Davide

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