Da Nampula: dispaccio n.5

Da Nampula: dispaccio n.5 – Mercoledì 26 Agosto 2009

Bom dia a tutti,
dispaccio 5, ultimo giorno a Nampula…con un po’ di amarezza 🙁 ci apprestiamo a preparare i bagagli che supereranno sicuramente i 20 kg…..

Riprendiamo il racconto:

Domenica Alla mattina messa in macua/portoghese, nella popolana chiesa di Santa Maria a Carrupeia, canti e balli non mancano, e la messa dura ben oltre l’ora e mezza.
Poi tutti insieme a visitare la Feira, appuntamento davanti al Museo etnologico, ci accompagnano anche Nelito, Gertrude e Il prof. Oliveira. Nella ordinata confusione, assaliti da venditori improvvisati, incominciamo i nostri acquisti di capulane, legni e collanine…Abbiamo con noi la lista della spesa dataci in Italia, non troviamo tutto e alcune cose sono state chieste ad Arcanjo che vedremo nel pomeriggio. Nessuno subisce tentativi di furto, solo l’insistenza di alcuni venditori disturba lo shopping, e senza che ce ne accorgiamo, se non alla fine, siamo seguiti come un’ombra da due Poliziotti. Alla fine dello shopping, Gertrude ci presenta delle sue amiche, venute a salutarci, alcune le avevamo viste nella sua classe a Marrere, e con loro e il professore si allontana a comprarci dei regali. Per salutarci tutti andiamo a fare un piccolo aperitivo in una “barracca” li vicino, dove ci danno i regali: dei quadri di conchiglie molto ma molto kitch, li vedrete appesi nelle nostre case? Ma l’importante è il gesto…..
Salutati i nostri amici, con tanto di lacrime, andiamo al Copacabana a mangiare. Come al solito, un’ora per servirci, e sfortuna vuole che per chi ha preso il pollo, questo sia striminzito e spolpato…vabbè ha perso il suo stile da come ce lo ricordavamo.
Per digerire il “lauto” pranzo, facciamo un giro a piedi, andiamo all’università cattolica, li a fianco c’è la biglietteria per i pullman diretti a Pemba, Famiglia Brambilla e Domitilla acquistano il biglietto per il giorno dopo (partenza ore 4.00).
Arrivati all’arcivescovado, ci aspettano Antonio e Arcanjo. Antonio è arrivato a mezzogiorno, con una moto del anteguerra mozambicana, che sfortuna vuole non riparte più. Per salutarci ci ha portato un sacco di arachidi, 22 kg in tutto, in pratica per farci un dono si è tolto e ha tolto a lla sua famiglia del pane dalla bocca (e certamente non è ricco), diciamo toccante. Salutato Antonio che si è messo in cammino per Marrere spingendo la moto, siamo andati a casa di Arcanjo.
Abita nello stesso quartiere del vescovo ma a piedi sono 15 min. di strada, ci troviamo in mezzo a delle capanne, ma la sua casa è molto dignitosa, in muratura, con annesso pozzo e gazebo, per gli ospiti e per lavorare il legno.
Ci mostra i suoi lavori, e ci offre da bere e una torta preparata dalla moglie, ci guardano tutti mangiare…è iniziato il ramadam e prima di sera la moglie e il figlio maggiore non toccano cibo.
Procediamo agli acquisti, e se non bastasse Arcanjo ci riempe di regali, da delle “viole” a dei coltelli intagliati da lui e “finalizzati” dal figlio che sta imparando il mestiere oltre ad andare a scuola.
Alla sera cena tutti insieme con il Vescovo, Rodenei Domingos e Nuno al Bamboo, a questo giro ad andare male è a noi due: prendiamo lulas e camarao, ma sono finiti…

Lunedì: sveglia alle 3.45 dobbiamo portare al pullman gli altri, che già ci aspettavano coi bagagli in mano, saluti frettolosi, perchè partono subito e poi di nuovo a nanna. Nella mattinata incontro con Nuno, ci accompagna Dom Tomé, con cui abbiamo una proficua chiaccherata sull’ Aldeia, sui difetti e su dove e come intervenire, ma di questo ne discuteremo a casa.
Con Nuno visitiamo Radio Encontro, ora fa parte di un “network” di radio indipendenti, quasi tutte cattoliche. Finalmente vediamo il mixer montato e funzionante, ma la radio ha dei problemi: l’oscillatore, per quello che abbiamo capito, dove viene modulato l’audio in frequenza è rotto, le trasmissioni sono garantite grazie ad uno più vecchio, cui difetto è di trasmettere in mono. Il tecnico della radio, non riesce a ripararlo, si è bruciata una scheda, nuovo costa circa 1500 euro…..Nuno ci manderà una mail…
Tecnico e Nuno ci accompagnano poi a comprare il lettore DVD per il vescovo, e infine all’arcivescovado.
Nel pomeriggio abbiamo un po’ di tempo libero, facciamo faccende di casa e poi a piedi per Nampula, puntatina allo shoprite, e a stampare le foto, dove un cinese un po’ logoroico, continua a parlarci…abbiamo fatto il volo insieme da Maputo a Nampula, ma non ce lo ricordavamo.
Alla sera ultima cena col vescovo, c’è anche Pier (il laico Scalabriniano), salta in mente di fare un incontro tra le associazioni che aiutano l’Aldeia, sia Pier che il Vescovo sono in Europa, si pensava intorno al 17 settembre, a Freiburg, 400 km da noi circa.

Martedì: giornata all’Aldeia, ci accompagna Rodenei, sistemiamo il cavo dell’antenna montata da Ale e procediamo con alcune manutenzioni elettriche. Il materiale che qui viene usato è il nostro scarto e dopo pochi mesi le cose sono tutte da cambiare o sistemare, anche perch’ invasi da nidi di api e vespe. I bambini sono impegnati tra scuola e gioco. Ne scopriamo uno nuovo fatto con i tappi di ferro delle bottiglie e con le ciabatte, è un tipo di bowling ma d’azzardo!!!! La posta in gioco è molto ma molto alta, chi vince prende tutto il piatto: 4 o 5 tappi…..
Al ritorno facciamo capolino al cantiere della casa degli Scalabriniani…è un po’ indietro coi lavori, e Pier (che troviamo sul posto), sta sgridando dei muratori sorpresi a dormire durante l’orario di lavoro…per una volta Davide dà ragione al “padrone”…
Alla sera cena frugale in tre noi due e Rodenei…partito Dom Tomè in casa non c’è più nessuno…Ci guardiamo anche un telegiornale mozambicano, dove dedicano ampio spazio alla cattura di “Annibalzinho” il Vallanzasca del mozambico, catturato dopo la fuga dal carcere in Sud Africa.
Per ora è tutto torniamo alle nostre valigie, poi andremo un salto a Marrere e Napipine per i saluti, da Giannina nessuna novità sui computer…

Atè logo Ale e Davide

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